Autore: Vittoria Gariano

Il dolore dell'anima, mi travolge, ma tu sei l 'argine che lo convoglie nelle giuste acque. Da Enzo per Vittoria.

Il passato, e'come un libro aperto poggiato sul tavolo. Le sue pagine, sono sfogliate dal vento, la polvere sembra depositarsi sopra, ma basta un attimo, solo un attimo, che il vento si ferma su una pagina e la polvere viene spazzata via…e il passato ritorna, prima che il vento sfogli nuovamente le sue pagine.

Ho cercato di disegnare il tuo viso. La matita tra le dita tracciava i tuoi liniamenti. Invano ho cercato di capire la tua vera identita'. Ti nascondi sullo sfondo bianco del foglio. Mai come ora, mi rendo conto di non trovarti piu'. Non smettero'di cercarti e tra mille fogli bianchi ti riconoscero'.

Ti ho pregato come se pregassi Dio, di vedere la vita attraverso. gli occhi miei. Le piccole cose bisognava intravedere, non le grandi cose. Ti perdo, ti ritrovo, ti inseguo, ti raggiungo…

A volte il silenzio fa pensare, fa riflettere, quasi diventa compagno di vita. Nel silenzio ci si perde e si cerca di trovare risposte alle domande. A volte il silenzio soffoca, tormenta, spaventa. Il silenzio è tristezza, ma spesse volte e'anche pace dentro l'anima. La sua voce puo'anche essere terribile, per chi vorrebbe sentirla e…

Come l’onda del mare, cancelli ogni cosa sulla sabbia, come se niente è nessuno ci fosse passato sopra. Pensi solo a trasportati tutto dentro le tue acque.. non curante della vita intorno a te. Invadente, presuntuoso di cancellare tutto.

Il mio dolore, sgorga da una sorgente senza acqua, da un cielo azzurro senza rondini, da un sogno mai realizzato.

Sei Vittoria, un nome, un grido. Sei il nome voluto da mio padre. Sei Vittoria che tante volte ha perso. Sei la sua notte rosa. Sei luce dei suoi occhi. Sei la madre di un figlio mai nato. Sei la speranza che aveva perduto.

Per te che non sei mai nato, a te, una vita intera dedicata. Per te, che hai respirato insieme a me per pochi attimi. Per i battiti del tuo cuore, dolce suono della vita mia.

Sei freddo, ma bello come lo eri da giovane. Le tue mani, non sono piu'ruvide dal lavoro di una vita, sono lisce come un bambino. Il tuo viso non e'piu'sofferente, la tua anima e'in Paradiso. Nel taschino, del tuo abito piu'bello, troverai una coroncina, e'la mia papa'. Non dimenticarti di me, io di te non…