DISCORDANZE (Danses discordantes)

Volti in parentesi fissavano fondali, sedevano in piedi, scorrendo gli ovali. Sussurravano all’arancia lo stridìo dell’ancia, musica in bemolle, di casa in Bilancia. Giorni distesi stillavano tranne i mesi, discordi annali. Thea Matera 

FLYING SHADOWS (Ombre volanti)

In là di una chiusa l’opposto del fosco e del sospetto sbeffeggia l’estro, i rudimenti stagni, il souvenir nella penombra. E tu che orbiti sul velo d’uva, stemperi l’angolo convesso oltre il margine del foglio. Si dispiegano le strade, e la semibreve fa quadro al fumido radiante. Thea Matera

LIMERICK N.2 (Danse Avec Les Mots)

Uno stralunato fandango danzavi a rilento, mentre il giorno saliva sul casaménto, ed il discorso di contorno e di filosofia scorreva sui binari della funivia. Stavi come il nervo adombrato dall’alto portamento.   Thea Matera  

TAUTOGRAMME en P

Portami primule, proteggi passi perduti, pensieri percorsi per prode palustri, passate primavere… Pacate poesie petali pannati, pioggia pervade pallide palpebre, prillati papaveri. Thea Matera

NOTTE DI SAN LORENZO

Notte di stelle accolte, s’immilla il greto di rubre distese, fiumana di fulgide scie, cricchi di radici tra languidi lillà, rannicchiati sotto la luna. L’onda rifrange l’iride dissolta, ne conserva il ricordo, e ruba il lampo allo sguardo attonito. Trasmuta il mare, nell’eco divampa l’eternità, avanza il tramonto sul fianco purpureo del tiglio, l’occaso  suggella…

LOSANGE EN JAUNE N.1 (L’ULTIMO FARO)

Fisserò l’ombra distorta dell’ultimo faro bruciare, come sabbia persa, il messaggio in bottiglia gettato alle onde convulse del mare d’inverno. Nella foschia screziata ne guarderò l’ombra citrina fluttuare nella luce fioca di un ricordo, in​ balia di grumosi e cinerei flutti. – Thea Matera

SOPRA UN FILO DI SETA (Nuances d’Ambre)

Un rombo gira sopra un filo di seta, sbocciano le rose paglierine immense di petali. Sento l’ oblio sciogliermi le vene, dense di silenzi, si rompono le corde del mio fiato, arranco nell’insidia di un ricordo. Le nuvole roteando sconvolgono il cielo d’ ebbra bellezza, l’ aria fuori si muove, scuote gli spazi… un suono…

ACROSTICHE N.6

Mistràl Agosta Nicchiando, Ombrilucente Stenebra Curvi Racemi, Inanellati Tralicci, Tramutati Orditi. Thea Matera 

PARIS D’ANTAN (Carte Postale Ancienne)

Ho guardato Parigi in una cartolina in bianco e nero, sotto un cielo di paglia, color miele. L’uomo chiuso nel paltò cammello affretta il passo, ed i ragazzi e le ragazze si rincorrono, con le bocche fumanti per il freddo, e si stringono nelle spalle, fra i rami brizzolati dell’albero disegnato a matita. Per le…

L’UOMO DELLA LUNA (Au bord de la Bièvre)

L’uomo della luna s’accorse dei passi scolpiti nell’occhio ritorto dell’alba. Naufrago, scavò nell’incedere di rimorsi vani, mordaci sguardi di tacite assenze rimaste senz’accento, steli recisi di tremula sterpaglia. Il fiato guizza nell’accavallarsi di spasimi e spazi insonni, brividi ondeggiavano negli squarci di echi impercettibili. La furia del castigo sfinisce l’impeto nelle vene, nel refolo di…