crepacci dell'anima

sei a casa tua, in questa accolita di apprendisti del disastro. bracconieri del Nulla, esegeti del Silenzio, professioniste del massacro. sei sempre stato a casa tua, qui. c'è il vecchio habitué che rumina sillabe di fronte alla stufa, parlando ai fantasmi. un tizzone d'inferno mancato, in eterno dissidio con se stesso. con lui hai condiviso…

Lo spazio interiore in Jacopo da Lentini

Quella del poeta-amante, per Jacopo da Lentini, è un'esperienza interiore. La poetica dell'immagine nel cuore sviluppata nella canzone "Meravigliosa-mente" ne è un corollario. E tuttavia, lo spazio dell'interiorità in Jacopo non dà luogo né ad esercizi intellettualistici né a un sentimentalismo di tipo pre- o proto-romantico. Nel fondatore della scuola siciliana l'esperienza amorosa viene indagata…

Sarabanda 2

dirada la luce sui tetti fra lastre di nebbia, e l'occhio si perde. infuriano i gorghi dell'alcol centuplicati dalle scie di una stella morente, e l'occhio si perde. rallenta la corsa del dito ligneo tutto tremante lungo le linee della Torah, fra cori di morti che osannano il Padre, e l'occhio si perde. barcolli sull'ebbro…

a Deborah

amore delle mie viscere, ho sognato che il vento ti accarezzava i capelli, in una giornata di sole splendente. eri tigre e puledra, luce e profumo, e sul tuo volto leggevo i nomi delle stelle. tu ed io, stretti in un abbraccio vertiginoso danzavamo tra le nuvole, mentre le tue parole si facevano strada negli…

il silenzio di Dio

Un recente intervento uscito sulla rivista "La civiltà cattolica" si interroga sul silenzio di Dio ponendo domande radicali sulla dismisura della libertà umana, che dal silenzio di Dio è custodita nel paradosso di una trascendenza irriducibile alle misure profane della ragione. La trascendenza di Dio non è lontananza indifferente alle sciagure umane. La trascendenza dice…

passacaglia praghese

blindato fra due supernove Orione veleggia sui tetti di Praga. le cuspidi aguzze delle bicocche trafiggono il ventre del cielo, un pietrisco di stelle, comete, vertigini, e occhi di cera, murati dalla volta celeste. un vecchio stempiato incespica, e arranca tra abissi e piazzali, tentando di schivare i pugni della follia. sotto il mesto cipiglio…

impromptus

brume silenti si attardano tra le spume del mare, mentre il sole arranca pesante sotto la linea dell'orizzonte. all'improvviso senti scoppiare le voci di dentro. vertigini. sei un punto cieco nell'orbita di un occhio defunto.

Requiem

un crepitio di luci al neon e comete, stipate a ridosso dell'orizzonte. e questa ghenga di stelle arroganti in riva al fiume, tra canne che svettano a bucare il cielo gocciolante e melenso. un rosario estinto viene a riempire il cavo della tua mano. ritorni a vogare silente tra memorie luttuose di campi di stoppie.…

Gavotta

l'impasto di luna e catrame che monta a ponente, stasera, ti toglie il respiro. al margine dell'abetaia saltellano schiamazzi di luce. il baro ti attende, ubriaco di noia al tavolo della vecchia osteria, pronto a inquisire i tuoi occhi snervati dal desiderio. e alla fine ti accasci ansimando, addossato al muretto di pietra. lo sferragliare…

sarabanda

in questa osteria diroccata intravedi gli spicchi del cielo circonfusi dell'edera, imbrigliata fra le crepe e il salnitro. il giovane e la baldracca siedono in disparte, silenti, frugando nelle circonvoluzioni di un mazzo di carte. effluvi di vino rincorrono i raggi del sole. colombi e lucertole infestano l'aia. contempla la Torre riflessa sul volto dell'Impiccato,…