Plutarco è uno scultore

Sto rileggendo la cosiddetta biografia di Temistocle come la racconta Plutarco nelle "Vite parallele". Non è un racconto vero e proprio, neppure nel senso epico del termine, è una scultura. Ogni tratto biografico è il dettaglio di un insieme composito che viene colto con un solo colpo d'occhio, è una "Gestalt" unica. Dal desiderio di…

glossa a Hillman (Il codice dell'anima)

Prima di nascere ciascuno di noi elegge un'immagine archetipica, un destino, un carattere. "Il carattere è il destino dell'uomo" sentenziava Eraclito, già prima che Platone elaborasse il mito di Er, nel X libro della "Repubblica". A ciascuno di noi, quindi, venne assegnato un compagno di viaggio invisibile, un "daimon", un "genius", uno spirito-guida se vogliamo.…

fedeltà a se stessi

Il nucleo archetipico del proprio essere esiste prima ancora di incarnarsi. Così insegna una lunga tradizione che da Platone arriva a Hillman. Eredità e ambiente congiurano a determinare la sequenza accidentale degli eventi in cui spesso ci troviamo intrappolati, ma chiunque intenda illuminare il quotidiano dando un senso al proprio fare ed agire non può…

impromptus 2

già una volta il firmamento fece a pezzi il mio cuore impaziente, tra fischi e acufeni imbevuti di nostalgia. poi, ad un tratto, apparve un bivacco al termine del sentiero. un brulichio di foglie, oscene come cicatrici, vorticarono nella nebbia. l'eco sinistro di una poiana risuonò nella valle fiammeggiante. e un destino estinto venne a…

l'inconscio al di sopra di noi

Plotino nelle "Enneadi" sviluppa la dottrina secondo la quale l’anima individuale non discende mai completamente nel mondo dei corpi, ma una “parte” di essa permane sul piano superiore dello spirito, a livello degli intelligibili, e ha di esso una conoscenza adeguata sebbene noi non ne siamo per lo più coscienti. L’inconscio di Plotino, a differenza…

l'Ego e il Sé

l'Ego è la superficie del nostro essere, e spesso si configura come un fascio di proiezioni delle nostre emozioni negative. Appartiene alla zona di penombra del nostro essere fluido e vischioso, eppure lo idolatriamo come se fosse il centro nevralgico della nostra esistenza. E' fatto di incrostazioni che ci provengono dal mondo esterno, dalla considerazione…

viaggio all'inferno

Una lettura jungiana dell'inferno dantesco è possibile, certo, e in molte chiavi. La mia è molto semplice: la discesa agli inferi è un confronto con i demoni che ci abitano, con le forze oscure che infestano il nostro io profondo. Ma solo la fede nel proprio io profondo può condurci all'uscita dopo aver percorso la…

il senso delle cose

Eventi, cose processi, non hanno un significato intrinseco, come presume la metafisica del senso comune. Siamo fatti di risonanze, di frequenze energetiche, come tutto ciò che vibra nel cosmo. Ed è il modo in cui il cosmo esteriore risuona con l'universo racchiuso dalla nostra pelle, a dare significato agli eventi, alle cose e ai processi.