Spazio e tempo in "Teogonia" e "Genesi"

Perché il tempo abbia inizio occorre un atto di violenza, l'atto con cui "Cronos", dio del tempo e del divenire, spodesta ferocemente il padre Urano, dio del cielo che si fonde incessantemente con la sposa Gea, la terra, in un continuo amplesso soffocante. Il tempo ha inizio soltanto con la separazione spaziale del cielo dalla…

Trasalimenti

Questa angoscia sottile che si insinua tra i muri, nelle vene, tra le crepe dell'anima. Che veleggia nella mente tormentata da ricordi remoti, forse di vite precedenti. Questa angoscia sottile che mi accompagna dall'alba al tramonto, è un nutrimento sordo e aspro, che intervalla le ore e si sfalda in ondate di luce, in elettrici…

Omero non è mai esistito

Commentando la "Scienza Nuova" James Hillman discute la tesi di Vico secondo cui la mente umana, nel suo strato primordiale, è abitata da "universali fantastici", ovvero immagini archetipiche come quelle che ricorrono nella mitologia. Hillman sostiene che si tratti di archetipi nel senso jungiano del termine, proiezioni dell'inconscio collettivo che nulla hanno a che fare…

l'arte della contemplazione

Il "templum", in origine, era un ritaglio dello spazio del cielo da cui l'augure traeva gli auspici nelle sue operazioni. E' da questo termine che deriva il verbo "contemplare", che una tradizione posteriore ha ridotto a mero opposto della cosiddetta "vita attiva". La contemplazione, in realtà, caratterizza l'essere umano nella sua distanza dall'animale e nella…

l'inferno del linguaggio

La discesa agli inferi, nella versione dantesca, ha un indubbio valore metalinguistico, come in ogni parte della "Commedia". Le "diverse lingue" e le "orribili favelle" evocate nel III canto dell'Inferno non riguardano solo la condizione degli ignavi, ma offrono una panoramica sull'intero paesaggio sonoro del doloroso regno. L'inferno è il luogo della lingua morta, irredenta,…

Ulisse eroe della metafisica occidentale ?

Nell'interpretazione di Emanuel Levinas, l'Odissea è un'allegoria del pensiero metafisico occidentale che ha origine in Grecia, dove Ulisse, eroe nostalgico, assurge a simbolo del desiderio ossessivo della patria identificata con la meta, a configurare in un circolo perfettamente chiuso su sé stesso. Questa interpretazione, paradossalmente, è subalterna al modello che vorrebbe contestare: è all'interno della…

malinconia

La malinconia non è la disperazione. Questa non conosce vie d'uscita, è inchiodata al fatto della dannazione eterna. La malinconia invece è un esordio, un debutto. L'inizio di un processo di elevazione che ricorda l'uscita del prigioniero dalla caverna di Platone. E' la nigredo degli alchimisti. In questo senso Maurizio Calvesi, nella sua splendida lettura…

nota su Gurdjeff: le emozioni negative

Rileggo "I frammenti di un insegnamento sconosciuto". C'è un punto su cui Gurdjeff, nel racconto di Ouspensky, insiste sovente. Molte delle cose che diciamo e facciamo sono rappresentazioni di emozioni negative, sia che le riconosciamo come tali oppure no. La postura, il gesto, l'intercalare, il tono di voce sono tutti segnali di manifestazioni negative che…

alchimia degli inferi

La discesa agli inferi in Dante ha uno stretto legame con la fase iniziale del processo alchemico nota come "nigredo". Il momento inaugurale dell'opus, la fase notturna in cui dominano il dolore e l'afflizione, l'oscurità angosciosa abitata da demoni che costituiscono altrettanti fantasmi interiori da snidare, da affrontare e da debellare. Il passaggio fondamentale prima…