Carmelo e Pier Paolo

Tra il diario di Pier Paolo Pasolini e i lavori teatrali di Carmelo Bene passa una linea di affinità elettiva che pare collocarsi sotto l’equivoco segno di Peter Pan. “Adulto? Mai!” In entrambi i casi non ci troviamo di fronte a un desiderio infantile di regressione, bensì dinanzi al rifiuto della seriosa serietà di chi…

L’arte di KAfka

L’arte di Franz Kafka è una forma di intimità con l’angoscia, un’angoscia sorda e tenue che resiste alla parola, ma che proprio per questo costituisce una sfida estrema al discorso letterario, al suo farsi volontà di espressione. Una fare che è anche un disfare, un disfacimento dell’io narrante e del soggetto. Un fare che è…

la memoria in Bergson

La memoria in Bergson è una striatura dell’Essere. Lungo il tragitto che inizia con il Saggio sui dati immediati della coscienza e culmina con L’evoluzione creatrice, la memoria viene pensata al di là della dimensione soggettiva, o meglio: al di qua della divisione tradizionale tra soggetto e oggetto. Ecco allora che la durata, in quanto…

estasi e raptus

L’estasi dei mistici è al tempo stesso un rapimento dell’anima. L’essere fuori di sé coincide con l’abolizione dell’io e al tempo stesso con l’immersione in uno stato altro (e alterato) che tende a inglobare la mente umana nell’infinito, nell’oceano dell’essere. In questo senso il “naufragar” con cui si conclude L’Infinito di Leopardi è un’esperienza mistica ed estatica…

Mistica e filosofia in Dante

Nel “Convivio” Dante teorizza il ruolo beatificante della filosofia, la valenza “profetica” della contemplazione razionale, il ruolo di guida che la “Donna gentile” (Madonna Filosofia) assume lungo l’itinerarium mentis in Deum che culmina con la Visione del volto di Dio. L’esercizio del pensiero filosofico assume una connotazione mistica. L’atto del filosofare ci rende concittadini delle…

logica del mito

Il discorso mitico è strutturalmente simbolico, eccessivo, irriducibile ai principi della logica cosciente. L’autore del mito arcaico è un soggetto plurale, un inconscio collettivo che parla da un passato di cui non è rimasta alcuna traccia. Passato aionico, affermava Schelling nelle sue ultime lezioni tenute a Monaco. E’ su questi pilastri che Bachofen e Jung…

Dante e Jung

La Commedia unisce il classico motivo della discesa agli inferi, di matrice pagana, al motivo dell’ascesa attraverso le sfere celesti, di ascendenza ermetica, gnostica, neoplatonica e cristiana. Il coacervo di motivi che ne deriva traccia il profilo di un duplice viaggio, nello nello spazio e nel tempo: dalla regione sublunare soggetta al divenire, all’Empireo sede della luce…

scrittura e pellegrinaggio

Il Medioevo concepisce la scrittura come un pellegrinaggio dell’anima verso la Luce. Per quanto oscura sia la selva da cui si inizia, e per quanto labirintico sia l’itinerario, la scrittura è ascesa e ascesi al tempo stesso. Non siamo di fronte a una categoria teologica nel senso strettamente confessionale del termine, siamo di fronte a…

Leibniz e Bruno

Leibniz eredita da Giordano Bruno una metafisica della singolarità. Ogni monade, ogni “punto metafisico”, ogni atomo spirituale, costituisce un centro di energia, una sorgente attiva e un propulsore di meraviglie destinate a diramarsi nell’immensa trama del cosmo. Ecco allora che l’antica idea dell’anima del mondo, introdotta da Platone nel Timeo, si ritrova all’origine del concetto leibniziano…

Aurora

“Aurora” è uno dei testi forse meno frequentati di Nietzsche, schiacciato com’è tra la pubblicazione di Umano, troppo umano e La gaia scienza. Due colossi. Eppure, gli aforismi di Aurora esplodono come una pulsar. Siamo di fronte alla messa in opera di una verità abissale, in cui la vertigine del pensiero assurge a contemplazione della morte di Dio.