verso l'infinito
Se non puoi essere l'infinito tanto meno potrai possederlo. La tensione del finito verso l'infinito è il desiderio di chi cerca l'ultimo respiro.
LE ALI DEI TUOI PENSIERI
Se non puoi essere l'infinito tanto meno potrai possederlo. La tensione del finito verso l'infinito è il desiderio di chi cerca l'ultimo respiro.
Nel porre la materia in Dio, afferma Giordano Bruno, seguiamo l'implacabile logica del discorso razionale in accordo con le parole del Salmista: compiuta "coincidentia" di ragione e autorità. Dio è luce e tenebra assoluta, afferma il Salmista, e quindi atto e potenza in Lui coincidono. L'essere in atto esprime la forma assoluta del totalmente Altro,…
Per Bruno l'Assoluto, l'Uno, il Divino, è causa universale e remota di tutte le cose. L'universo è simulacro, ombra di Dio. In Dio atto e potenza coincidono, e quindi Dio è contemporaneamente forma universale e materia universale dell'infinito a cui dà origine. Ciò che in Dio è contratto, nell'universo si dispiega attraverso le forme del…
Nel fasto della notte Orione incede imperioso, tra luminarie di stelle morenti e comete allo sbando. Un rapace ti fissa sul margine del bosco, come se ti interrogasse. Poi spicca il volo, librandosi in cielo astro animale tra spicchi di fuoco. Ti incanti nel mentre lo osservi svanire nel nero deserto del cielo. Una parte…
Quando il brusio delle stelle ti sorprende, sul fare dell'alba, avvicinandosi alle torbide soglie di una insonnia perenne, e un grido ti afferra, eco remota di voci di dentro, sobbalzi. E pensi che questo crudele crivello del tempo non è che un soffio di eternità. Umbratile vicissitudine di un io che non è più sé…
Nel feretro della memoria conservi ritagli di vita consunti dall'attesa di un domani mai giunto e che mai giungerà. Ti affacci nel buio ai margini del bosco di pioppi, e assapori il concerto dei rapaci notturni. Rientri. Sei un'ombra sull'uscio di casa. Affoghi nel buio del cielo, implorando il cinto di Orione.
In Carmelo Bene la "phoné" è voce senza soggetto, senza quel soggetto dell'enunciazione che nella fenomenologia di matrice cartesiana si presume "supposto sapere" (Lacan), senza quel soggetto dell'enunciato che si presuppone a monte di ogni struttura grammaticale. La phoné è sottrazione. Sottrazione di senso e di soggettività. Anonimo brusio dell'essere, nella polifonia oscura della Notte.
La coscienza è incrinatura, frattura dell'essere con sé stesso. Quindi, strutturalmente, disperazione, come ben dimostra il Kierkegaard della "malattia mortale": In Dostojevskij la scoperta del grande pensatore danese dà origine a un percorso sotterraneo e sottocutaneo, che diviene "memoria del sottosuolo", anzi memorie al plurale. E' come se fossimo di fronte al rovesciamento dell'anamnesi di…
Il tema della dignità dell'essere umano è comune a Pico della Mirandola come a Giordano Bruno, siamo di fronte a un topos rinascimentale ben noto. Ma mentre Pico fonda la dignità sulla natura flessibile della nostra specie, sprovveduta di mezzi e sganciata da ogni essenza predeterminata, Bruno evidenzia la natura "non sostanziale" dell'umana specie, accidente…
La cosiddetta mistica "speculativa" non ha nulla a che vedere con la speculazione, se con ciò si intende un esercizio dell'intelletto raziocinante compiaciuto dei propri schemi. La speculazione di cui parlano i mistici – si pensi a Meister Eckhart – è un esercizio di purificazione del pensiero meditante, una via verso l'Oltre per vedere altro…