parola mistica ed eccesso

In ogni epoca i mistici delle tre religioni del Libro hanno cantato l’eccesso di tenebra che si sprigiona in ogni teofania. L'immensità della Luce è oscurità, accecamento. La coincidenza degli opposti che vale a livello di esperienza interiore si riverbera nel linguaggio del mistico. Il suo "dire" è un balbettare tremolante, un incedere verso il…

il confine del linguaggio

I limiti del linguaggio sono i confini del mondo, afferma Wittgenstein nel “Tractatus logico-philosophicus”. Impossibile affermare alcunché su ciò che sta “oltre” quei confini, ammesso che esista un "oltre". Ma Wittgenstein non si ferma a una tradizionale confutazione della metafisica. Per il filosofo austriaco è impossibile persino descrivere quel confine, delinearne la cartografia. Ciò che…

l'essenza del desiderio

"Desiderare", alla lettera, significa "sentire la mancanza delle stelle". Non avere punti di riferimento celesti in quella navigazione tempestosa che è la vita umana. Il desiderio, quindi, non è la spinta a possedere qualcuno per colmare una lacuna, ma una sorta di nostalgia della 'buona stella', per così dire, che ci guidi verso un porto…

ebbrezza e aorgico

E' evidente che l'idea nietzscheana di ebbrezza, che implica l'accettazione dionisiaca della vita in tutta la sua problematica complessità, è modellata sulla dimensione per la quale Hölderlin conia il termine "aorgico", contrapponendolo all'organico. E' nella dissoluzione delle forme, nella metamorfosi inarrestabile dell'essere, che si coglie la vertigine. Ebbrezza significa vertigine, potenziamento, e non annebbiamento della…

la traversata dello Zibaldone

Nello "Zibaldone" Leopardi effettua una traversata nel mare dell'interiorità. L'apparente carattere frammentario del suo percorso cela in realtà un'ambizione sistematica, l'ambizione di costruire una grande mitologia dell'anima umana. Occorre indagare più a fondo il legame essenziale tra mito e sistema nella prosa del grande recanatese.

micro e macrocosmo

Nel distinguere “microcosmo” e “macrocosmo” gli uomini del medioevo e del rinascimento non intendevano stabilire una frattura, al contrario. Uomo e cosmo sono due immagini speculari, due realtà in simbiosi. Se è vero affermare che l’essere umano dimora nel cosmo, è altrettanto vero che il cosmo dimora dentro l’essere umano. L’interiorità è una finestra spalancata…

contemplazione e agàpe

La contemplazione in Plotino è l’atto mediante il quale ogni intelletto si instaura nella gerarchia del cosmo, attingendo la luce dagli esseri che lo precedono, e irradiandone i riflessi negli esseri che lo seguono. La contemplazione, pertanto, non ha nulla di passivo, è un atto, o meglio: presuppone la partecipazione attiva del contemplante rispetto al…

l'Aperto di Rilke

L'Aperto è un concetto che ricorre in continuazione nel pensiero poetante delle "Elegie duinesi" di Rainer Maria Rilke. Definirlo è arduo. Forse, l'Aperto è il luogo stesso del dire poetico. Il luogo utopico della metamorfosi del visibile nell'invisibile. O meglio, il luogo in cui il dire poetico opera la trasmutazione alchemica dal visibile all'invisibile.

Baudelaire

Una folla di angeli caduti imperversa nei testi di Baudelaire. Frammenti di uno specchio in frantumi che moltiplica l'io narrante del poeta-narratore. La malattia, la morte, la cenere sono i comprimari di una commedia lirica in continua metamorfosi. Buon compleanno Charles, oggi compi 200 anni.

la vita del tutto e la lezione del Rinascimento

In epoca rinascimentale, la filosofia italiana torna alle remote origini dell'ilozoismo, rileggendolo in Eraclito, in Empedocle, in Anassagora. Giordano Bruno fa scuola, a tal proposito. E si inebria di una nuova dottrina, l'ilozoismo appunto, secondo cui non esiste "mondo inorganico". Tutto vive, tutto respira, tutto è dotato di anima, persino le pietre e i metalli.…