la nobile instabilità dell’uomo in Dante

L’uomo è un essere strutturalmente instabile, scrive Dante nel De vulgari eloquentia. Non stupisce, pertanto, il fatto che la lingua volgare, riflesso della natura umana, sia caratterizzata da una continua mutabilità nello spazio e nel tempo. Ma la natura effimera della locutio è al tempo stesso la cifra della sua nobiltà. Anche questo è un modo…

il lusso delle pause

La società capitalista condanna le pause. Le condanna in quanto intollerabili interruzioni del processo produttivo, in quanto colpevoli di arrestare la “crescita”, di erodere il rendimento, di compromettere l’accumulazione . Ma le pause fanno parte del ritmo interiore di ogni essere vivente. La poesia, la musica, il respiro, e la vita non esistono senza pause.…

Dante in quattro coordinate

Chi è Dante? Un ghibellino cosmopolita radicale e visionario. Ghibellino, ovvero laico. Come aveva già visto da par suo Ugo Foscolo. Cosmopolita perché antinazionalista (“io che ho per patria il mondo come i pesci il mare”, scrive nel De vulgari eloquentia). Radicale perché convinto della potenza ulissiaca della ragione, della “Donna gentile” – la filosofia…

l’anima in Plotino

In numerosi trattati delle Enneadi, Plotino sviluppa la tesi secondo la quale l’anima individuale non discende completamente nel mondo della materia, ma una “parte” di essa rimane sul piano superiore dello spirito e ha di esso una conoscenza adeguata, sebbene noi non ne siamo per lo più coscienti. L’inconscio plotiniano, a differenza di quello di…

su Baudelaire

Una folla di angeli caduti imperversa nei testi di Baudelaire. Frammenti di uno specchio in frantumi che moltiplica l’io narrante del poeta-narratore. La malattia, la morte, la cenere sono i comprimari di una commedia lirica in continua metamorfosi.

il cielo è legato al cuore: su Dante

La canzone che apre il secondo libro del “Convivio” è un’invocazione rivolta alle intelligenze angeliche preposte al governo del cielo di Venere: “Voi che ‘ntendendo il terzo ciel movete”. Non lasciamoci depistare dal sottile allegorismo dantesco, tipico, del resto, dell’intera cultura medievale. Per Dante esistono realmente degli spiritelli d’amore che scendono dal cielo e giungono…

su Dino Campana

I “Canti Orfici” sono una sorta di “itinerarium mentis” profano che sovverte il modello dantesco dell’ascesa mistica dalla selva oscura all’abbagliante visione del Volto di Dio. L’itinerario, nelle prose e nei versi di Campana, va dalle tenebre alle tenebre, conosce momenti di penombra sfumata, talora attimi di repentino fulgore che esplodono come una luminaria. Ma…

la lingua del cuore

Nel De vulgari eloquentia Dante teorizza la superiorità della lingua madre sul latino. E lo fa con argomenti apparentemente opposti rispetto a quelli adottati nel Convivio. Il latino è la lingua dell’intelletto, la impariamo sui banchi di scuola studiando i manuali di Donato e Prisciano, e la usiamo come strumento di comunicazione internazionale, come lingua veicolare. Il volgare…

Leopardi uomo d’azione

Leopardi non è un pessimista e tanto meno un irrazionalista. Leopardi incarna l’ottimismo della razionalità come progetto etico capace di riscattare la specie umana in un abbraccio fraterno universale, di contro alla prepotenza della natura matrigna, in opposizione alla miseria della religione istituzionale, dell’ideologia, e in opposizione alla volgarità – anemica e parassitaria ad un…

lo spleen di Parigi

Il disfacimento dell’anima che Charles Baudelaire descrive in quel taccuino surrealista ante litteram che è “Lo spleen di Parigi” è anche un invito a disfarsi dell’ingombro che l’anima costituisce per l’essere umano, nel momento in cui essa diventa una catena che àncora alla pesantezza dell’essere. Singolare incontro a distanza spaziotemporale tra il visionario poeta parigino…