Dante sociologo e antropologo

La grande politica si esprime sempre in una grande opera di produzione e diffusione culturale. Su questo Dante è chiarissimo, da un capo all'altro della sua opera. Sorprende tuttavia, ma fino a un certo punto…, la lucidità con cui le analisi del "De vulgari eloquentia" dedicate alla caccia alla pantera, ossia al volgare d'Italia nobile…

i custodi dell'ordine cosmico

La figura del circolo e l'immagine archetipica dell'Ouroboros sono i contrassegni della filosofia greca delle origini. Sotto questo profilo, Anassimandro, Eraclito, ed Empedocle sono i pensatori più significativi. L'essere è movimento circolare, flusso e reflusso della marea universale, continuo oscillare tra caos e cosmo, tra l'oscuro miscuglio della materia / madre primordiale e il radioso…

il fuoco ancestrale

Nel 'Libro rosso' Jung inneggia al fuoco ancestrale che deve tornare ad ardere, perché 'la notte del mondo è lunga e fredda'. Risvegliare il fuoco ancestrale significa tornare all'origine archetipica delle forza vitali latenti in ciascuno di noi. E' da questo passaggio che inizia il percorso di redenzione cosmica. E' necessario sconfiggere le algide forze…

il soggetto del dire poetico in Platone

Interrogandosi sull'identità del soggetto poetico, Platone afferma: "Cosa leggera è il poeta, alata e sacra, e non in grado di comporre prima di diventare invasato e fuori di senno e prima che la mente non sia più in lui; finché invece ha questa proprietà, ogni uomo è incapace di poetare e di dare responsi" (Ione).…

poesia e mistica tra silenzio e rumore

Silenzio e rumore sono i limiti asintotici che definiscono lo spazio della parola, del dire significante. Eppure, il linguaggio umano è continuamente attraversato è scosso da grumi di rumore, barlumi di silenzio, folgorazioni che incendiano lo spazio della parola significante. Questa considerazione vale sia per i poeti che per i mistici. In entrambi i casi…

ancora su Dante teologo

Nella mistica ebraica le acque superiori simboleggiano il carattere fluido e cangiante delle energie creative primordiali. Le acque superiori si trovano al di sopra della sfera stellata e verranno presto identificate con il 'primo mobile', la nona sfera del cosmo aristotelico-tolemaico. Quando parla della creazione, Dante nel XXIX canto del Paradiso, evoca 'lo discorrer di…

Hölderlin celebra Giulio Cesare Vanini

“Empio osarono dirti / e d’anatemi oppressero il tuo cuore / e ti legarono / e alle fiamme ti diedero..” Così, il giovane Hölderlin, nel suo ‘Vanini’ (1798). Con Goethe, Schelling, e il giovane Hegel, la filosofia tedesca riscopre il grande continuatore di Bruno nel periodo di transizione tra la fine del Settecento e i…

il misticismo di Dino Campana

I "Canti Orfici" di Dino Campana sono una sorta di "itinerarium mentis" profano che sovverte il modello dantesco dell'ascesa mistica dalla selva oscura alla fulgida visione del Volto di Dio. L'itinerario, nelle prose e nei versi di Campana, va dalle tenebre alle tenebre, conosce momenti di penombra sfumata, talora attimi di fulgore abbagliante che esplodono…

su Dino Campana

Nel rileggere i "Canti Orfici" di Dino Campana, da non specialista, da semplice appassionato, ritrovo assonanze e rintocchi funebri tipici di certi paesaggi allucinati di Georg Trakl. E' solo un'impressione di superficie, d'accordo. Ma al di sotto di questa lastra funebre risuona un impeto dionisiaco che in entrambi si fa volontà di vita allucinata e…

Dante e la teologia della dolcezza

L'idea di "dolcezza" in Dante assume un ruolo centrale, sia dal punto di vista estetico-letterario sia dal punto di vista teologico. In prima istanza, la dolcezza appartiene alla sfera della poesia amorosa – si ricordi la celeberrima formula del "dolce" stil novo – e quindi alla grazia, alla leggiadria del parlar d'amore in toni aulici…