il "mundus imaginalis" e Dante

Nei suoi studi sul "mundus imaginalis", tema ricorrente nell'ambito della mistica islamica, il grande Henry Corbin giungeva a formulare un'ipotesi speculativa di grande potenza e di enorme portata anche dal punto di vista pratico: l'immaginario non coincide con il cosiddetto "irreale", il mondo immaginale è l'anello di congiunzione tra il mondo dello spirito, il mondo…

Leopardi contro Kierkegaard

In alcuni appunti dello Zibaldone risalenti al biennio 1820-1821, Leopardi definisce la disperazione come una 'gioia barbara' dal sapore dionisiaco. Al contrario di quanto scrive Kierkegaard nel giro degli stessi anni, elaborando una riflessione teologica sul concetto di colpa, la disperazione leopardiana ha una paradossale potenza liberatoria. Non è il tracollo dell'io su se stesso,…

il balbettio dei mistici

Il linguaggio dei mistici è caratterizzato da un incessante sconfinamento della parola nel silenzio. In questo processo di sovradeterminazione semantica, il linguaggio umano si infrange dinanzi al mistero dell'Ineffabile. E la parola del mistico diventa parola fratturata, balbettante. Sospesa tra l'impossibilità di dire e l'impossibilità di tacere.

eros e filosofia

"Filosofia è amoroso uso di sapienza, lo quale massimamente è in Dio", scrive Dante in Convivio III, xii. L'amore è la potenza metafisica che ci permette di attraversare i vari gradini dell'essere fino a raggiungere Dio, sommo amore e somma sapienza. Questa è la cifra caratteristica della filosofia dantesca, dalla "Vita Nova" alla terza cantica.…

Dante e la Kabbalah

La concezione del Nome di Dio come origine del linguaggio costituisce un'idea centrale della Kabbalah. Dante, nel "De vulgari eloquentia", sostiene che il primo atto linguistico proferito da Adamo, nel paradiso terrestre, sia consistito nell'invocazione del Nome: "El!" Già Umberto Eco, a suo tempo, aveva ipotizzato la possibile matrice cabalistica della concezione dantesca, anche in…

Elias Canetti

Elias Canetti è uno scrittore che scava dall'interno i generi letterari che adotta. Quando scrive romanzi, li svuota della linearità narrativa, li piega a una deriva del senso che si sottrae alla diegetica. Quando adotta la forma del saggio, ne smonta la compattezza procedendo per blocchi, intuizioni, illuminazioni. Da un certo punto di vista la…

Dante senza moralismi

Studiare Dante ci permette di capire la differenza tra etica e moralismo. Dante colloca in paradiso la meretrice Raab, e non per motivi allegorici. Inutile tentare di spegnere le fiamme dell'eterodossia dantesca, della sua coraggiosa eterodossia. Dante colloca in paradiso l'empio e temerario Sigieri di Brabante, uso appositamente le parole che nel Seicento erano rivolte…

su Andrea Zanzotto

In "Dietro il paesaggio", sua prima raccolta poetica, Andrea Zanzotto attraversa l'ermetismo alludendo a un altro modo di intendere la metafisica. Dietro il paesaggio non c'è un universo ideale di verità allegoriche, un "retromondo" vero rispetto al quale il paesaggio sensibile si porrebbe come copia sbiadita. Ciò che sta dietro il paesaggio, sta dentro di…

l'inferno glaciale di Dante

Il legame profondo con la poesia erotica di matrice cortese, i poeti della scuola siciliana e gli stilnovisti, fanno sì che Dante associ al fuoco l'idea di nobiltà. Il fuoco, insegna Aristotele, è mosso dalla spinta a salire verso il cielo, e rappresenta un'istanza di purificazione che alberga profonda nel cuore dell'uomo. Per questo motivo,…

poesia ed erotismo in Georges Bataille

Per Georges Bataille, il visionario filosofo che si firma come "arcangelico", la poesia è la messa in gioco del linguaggio fino all'estremo, ed è esercizio di sovranità. Il linguaggio poetico libera le parole dalla loro funzione utilitaria che consiste nel designare qualcosa per qualcuno, nel comunicare qualcosa a qualcun altro, nel trasmettere informazioni funzionali a…