LE ALI DEI TUOI PENSIERI
…vorrei costruire un palazzo mi servirà un ingegnere vorrei produrre un film contatterò degli attori ho un problema con la mia auto troverò un meccanico devo accorciare un vestito lo porterò da una sarta vorrei un governo efficiente democratico e credibile quis non inventus est… Fez
Sono anni che vivo solo non è stato facile ma è quello che volevo… torno a casa e non trovo nessuno che mi aspetta accedo la tv e tolgo l’audio apro il frigo lo guardo e poi lo richiudo una doccia veloce la barba solo quando serve uno sguardo al telefono dei messaggi e poi…
nello squallore generale leggo e guardo incredulo… non ho parole non so cosa dire non comprendo il vero motivo di tutto ciò… tenersi per mano abbracciarsi o stare assieme a persone sconosciute è diventato un reato il mondo sta per cambiare… la socialità la democrazia l’aggregazione o semplicemente un pensiero diverso sono cancellati non è…
…ho tanto freddo e la neve è ovunque ho tanta fame ma non c'è nulla da mangiare è una vita che sono in guerra vorrei tanto tornare a casa si vorrei solo questo non voglio più pensare non voglio più nascondermi non ho più forza nemmeno per pregare a volte sogno un mondo diverso…
Avere pazienza è la facoltà umana di rimandare la propria reazione alle avversità, mantenendo un atteggiamento neutro. Perdere la pazienza è l’incapacità di frenarsi, di contenere l'ira, provoca effetti di ribellione con atteggiamenti violenti e incontrollabili. Serve un corretto equilibrio per trovare soluzioni eque e trasparenti in poche parole credibili… Sarebbe quasi tutto risolto se esistessero ancora…
…vorrei un giorno potermi svegliare e sentire un urlo di gioia incontenibile come quella di un bimbo che sente per la prima volta…si parole nuove per un mondo fatto di speranza senza paure dove le lacrime sono di gioia e regalano emozioni.. Fez
…la paura è un evento improvviso le conseguenze disastrose, il temere ci spinge a riflettere evitando il peggio… c'e grande differenza tra avere paura o temere un pericolo. Fez
Sono passati 40 anni e io ti ricordo così… Era il 6 maggio del 1976 un giovedì sera poco prima delle 21.00 faceva molto caldo era già da parecchi giorni che le temperature sfioravano i 30 gradi…mi trovavo in salotto con i miei fratelli a guardare la televisione (quella in bianco e nero con le…
…corro senza pensare a tutto quello che è stato chiudo gli occhi restano i ricordi intrappolati nel cuore immagini sbiadite nascoste immagini senza volto… il vento sul mio viso l'odore dell'erba appena tagliata i temporali che non facevano paura il sapore della pioggia e i vestiti bagnati le grida festanti dei bambini i primi sguardi…
Avevo deciso di aprire una parentesi… ho provato a capire ho provato a cercarti ho provato a cambiare… lavoro e non penso a nulla ed è così che i giorni si trasformano in anni… guardo le vetrine come un bambino alle giostre… cammino sulla spiaggia e sento il tuo respiro ti ricordo così guardando una…