di giambi e scazonti

Nel tagliente furoreggiar di giambi e scazonti annegando vado i miei germi di poesia. insulso, impotente rabdomante di ricordi estasi ubriaca d’un pittore ch’a incorniciar s’apprende nature morte di illusioni e delusioni. da rupi barbare e consunte di freddura odesi l’ardente lancio suicida d’un pensier da solitudine graffiato e ch’umiliato fu dal limaccioso urlar del…

inconsapevoli offron

Inconsapevoli offron il lor perimetro di muri d'incandescenti e talor vane attese custodi il lor vestir reca pavimenti or chiari or scuri e in essi dell'esister mille movenze odi. lor sol sanno che mai t'attenda oltre una porta se di gaudio tu fiorir possa o la speme tua esser debba morta silenti testimoni di vergini…

stato di tradimento tradimento di stato

Da sanginolente fauci di pietade orfane d'ispido e baldandoso giustizialismo l'alma mia prostrata trovossi e poi umiliata. ignobil orde d'accuse di falsità olezzanti a cecchini del doman mio fuor addestrate più senso non giacea, né di Cronos estensione sol di uomo profanato straccio d'altri folli triturato. arde in gemiti ancor la schiaffeggiata verità più non…

ardon inferociti motteggi

Ardon inferociti motteggi a crinal di solitudo avvinti snervante scorgesi lo scorgersi inosservabil rifrangersi di attese violate e tradite. endemici si incuneano afflati in escatologie deformi e danzanti guardian mi è l'irriverente sospingersi nel delirante proscenio del nulla. da lingua rattrappita scalpitan d'un orizzonte inumidito di rimpianti di ansimanti soliloqui l'incomprimibil orde borbottanti fornaci di…

labil e indecifrabile

Labil e indecifrabile il ludo si decompone e ribollente 'l sangue scorre de' prostrati contendenti pone il vento a riposo le daghe dall'urlo levigate di ricordi funesti. incamminasi la prostrazione inebetita sgualcita è ormai la veste da' vermi corrosa di silenzio folle. null'altro soffia nel campo d'un'ammantata morte ch'un foglio di incomprimibil preghiera timido disegnasi…

verme catodico

Ah, catodico verme dei disarmonici respir della mia speme tu null'altro sé che l'insaziabil carnefice; tu al fianco del desinar mio t'accosti su piatto rovente e di ghigno rovesciando de' cosmo il rivoltante cibo de' cotidian drammi e qual sergente di piombo a divorarlo indifferente vai esortandomi. nulla più mi scorgo ormai ch'inebetito servo de'…

flebile voce

Flebile voce che d'esil pertugio è indefessa pitocca tal i' son nella confusa, enigmatica sintassi d'un assassin cosmo. s'invola l'inespresso d'una coscienza che dominio non conosce verso l'invisibil linea di olezzanti illusioni in guardi taglienti evaporate di volti sanza sembiante. disegna nuvole in guisa di vipera della sigaretta il divorante fumo con le labbra mie…

arcani passi

Arcani passi nel fosco divenir si stagliano orfani giacendo di primigenio totem ch’ingoiarono al fin di corteggiar l’oblio o forse l’anelito assecondando d’un fiorir di Dio. d’illusioni svergognate è la tribù ricolma dei giorni che Cronos in celia diede in strenna rinsecchita è la nervosa punta della penna ch’invan del contingente elevarsi volle a norma.…

oltre tremanti cancelli di silenzio

Nervoso e assetato rovisto oltre tremanti cancelli di silenzio nella coltre velenosa dell’inespresso a semi di illusioni avvincendomi. virano scomposti fantasmi di luce su pianure di occhi orlati d’ataviche e ondose lacrime nulla è pneuma di speranza tra rattrappite fenditure di Cronos sola si staglia tra i respiri un’infantil eppur matura abulia.

profanazione di una penelope indifesa

Del perpetuo gaudio tessea la tela di felicità al sapor anelavo qual fosse succosa mela che l'alma mia oltre alle forme mie amassi er'i' convinta e a baci e abbracci da te ricamati fui avvinta. ti scorsi un di' con altrui femminil sembiante dir non so se sol lei fosse o una conquista delle tante…