l'alba

Alba d'un obliato giardin il graffio del fragor odi mentre attardansi sinestesiche melodie e da esausta penna evaporano sintassi eternamente rinnegate. di intarsiate, inattese e disarmoniche nibelunghe incursioni l'ormai impolverato tratto scorgi e sorreggi sul lacrimenvol agitarsi d'antiche stoviglie di pranzi che mai fuor celebrati vegli; più 'l saluto suo non concede il lieve tintinnar…

amor di fotografia

Di istanti or di gaudio or di dolor l'obiettivo suo veste sempre di soave rapitor lui sovra tutti 'l sono di natura e fior avverte e a ritrar seducenti panorami scuopresi solerte. tempo vi fu in cui compagno avea l'bianco e nero e or baloccasi pel contrario co' polimorfi colori ma immutato resta 'l ricercar…

icaro

Germoglia ove neppur un cherubin osa dell'ali mie infrante l'umiliato calco ove 'l Dedal a me padre il librarmi ebbe inibito e del morir rinvenni invece i' 'l vestito. dell'augel recar disiai 'l regal sembiante anche sol per il pneuma d'un istante nell'uran odi il narrar di mia leggenda colà nel loco 'n qual del…

le tempeste

Di roventi gorgoglii 'l soffio recate la ove uran sbuffa è nitida vostra sorgente dipartesi l'alma vostra pe' diluvi e cascate d'idra 'l volto cupo rivelando e irriverente. eppur il so non sol a sensazion meste indur sapete voi bizzarre tempeste ma pur violente ancelle siete di gaiezza che sempre detien aroma di freschezza. al…

omaggio a Vincino

In sempre bizzarre forme componesi di studiato satireggiar l'estasi sfuggente e in alleati fogli a baloccar si va l'irriverenza ch'a invisibil spillo punge pelle d'ogne esistenza. ironizzar serbar non può ombra alcuna di pietate di riflession grembo ancorché spelonca di risate ch'a bora abbattesi su potenti e politicanti e i pover cristi addestra a guardar…

di baci or maledetti

Di baci or maledetti or di tinta rimpianto silente serba l'infuocato canto tenue ch'ei sia oppur lussureggiante qual tavola di labbra apparecchiata è per l'amante. a ogne effusion dileguasi 'n sé recando dell'uom odor o profumo per cui andò donna sospirando di color differente ma riappar poi sempre uguale fors'ad asconder timidezza o a farsi…

di vacuo estro

Di vacuo estro va ‘l danzar in ombra d’uom silente baloccandosi tutto è ondeggiare d’estenuarsi finchè il vischioso dileguarsi non avvolga l’arsura d’un’esistenza ormai defenestrata. or s’ode il battito velenoso ch’a percuotersi il caduco giorno imprende tra striduli sibili di inappagamenti, anemica la notte s’avanza e traditrice. sanguinolento chiede strada l’impaziente urlo della dissoluzione. il…

la bora

Meticcia sei di figliolanza slava e triestina bora ch'urlar sai qual viziata bambina che d'eccitanti onde 'l mar ricolmi mentre in vol si libran di gabbian gli stormi. il soffiar tuo detieni qual esperto soprano ch'invade con suadente voce l'udito più lontano niun vento può né mai potrà in egual fervore indur su pelle di…

nervoso mi inerpico

Nervoso m’inerpico concerto inammansibile di cellule statiche e ormai deformi sulla lingua d’un’anfitrionica oscurità. sabbia di miele mi scorgo in ciò ch’ormai prostrato sopravvive nel carcere che di ragnatela ha guisa d’un cuore avvezzo ormai alla stanchezza; e là, su cime di intangibile asprezza l’onda di amor sogghigna che mai si lasciano né si lasceranno…

ruggin ne' nostri sguardi

Ruggin ne' guardi nostri scorgi che d' inestirpabil gemiti fuor criature o sol ch'urlante e aggressivo sorgi fa' che l'alme nostre non scopransi paure; di terra ch'aneliamo nostra è attesa di pomi l'antica eppur novella distesa che rosso color hanno e nome d'oro e su campi cantan qual voci d'un coro; nulla san lor dell'identità…