Autore: Claudio Innocenti

Nella rada oltre il muraglione di scogli uno yacht alla fonda ondeggia nel meriggio di un sole cocente col suo carico di allegria nel blu profondo del mare acceso da riverberi turchini e un delicato vento che carezza i pensieri. Mi vengono allor pensieri gentili, desideri che si sfumano nel confine tra cielo e mare…

Scogliere a strapiombo sul mare, vertigini, emozioni si rincorrono inseguendo le luci e le ombre per ripidi sentieri contornati da terrazzamenti coltivati a vigne ulivi e muretti a secco che accentuano la beltà, la maestria sella mano dell' uomo che entra in simbiosi con la natura esaltando quello che gli offre, dando forma ad astratte…

Scrive il vento nei boschi parole di fuoco, tutto trasfigura in respiri di morte, tutto diventa carbone in parchi banchetti per gli avvoltoi pronti a ghermir l' ultimo brandello di carne attaccato alle ossa in osteoporosi. Un attimo d' incoscienza che incarna il desiderio del male, della guerra per speculazione, dolore in tutte le accezioni…

Ti guardai o mare e ancor ti guardo, eri sorridente, blandizie erano le tue onde sui piedi nudi, coi granchietti che si nascondevano negli anfratti degli scogli, e le vele bianche libere di volare nel blu sull' orizzonte gonfiate dal maestrale. Ti guardai mare e ancor ti guardo nell' estasi di un attimo di pace.

Assenza il tuo volto o mare d'ogni lacrima, ogni paturnia che 'l cor trafigge, sorriso che beltà dona agli occhi, serenità poesia amore, la libertà di ampi spazi pur nella solitudine catarsi.

Fermarsi e riflettere sulla vita è come un' onda che si placa per ritornare più impetuosa, più decisa a mostrare la sua forza. L' attimo di bonaccia che impedisce alle vele di correre incontro al loro orizzonte, pensiero che intristisce, pensiero che diventa purificazione, vento impetuoso che cerca riscatto per una prigionia durata millenni, pensiero…

Brutti e litigiosi l' alma bendiamo e così facendo crediam di farla franca, ma l' occhi suoi apriam co' la parola, nostra, con lo marcium ch' offriamo. Ci fu un momento che nello cor nostro pace albergammo e accoglienza cordiale? Si!… Ma par che istoria continui co lo tristo messaggio, funesto ancor e sangue a…

Remoli fragorosi fanno ribollire il mare nella risacca come l' odio fa ribollir l' ira.

Mare e cielo sono gemelli, specchiati nella solitudine azzurra, nel sorriso di occhi che portano una speranza al sogno, l’ armonia del silenzio che spumeggia come champagne, che rigenera il respiro con melodie angeliche. Deriva ambita che domina le emozioni e riconosce la sincerità da l’ opportunismo, ricompensandola con riverberi di luce che salgono al…

Vedo te o mare e per un attimo mi riconcilio col mondo, col male di vivere.