Poesia

Il Mastio

Edificherò 
un mastio di crisoberillo
più esimio 
che sia mai esistito 
sul volto della terra
di alessandrite 
su berillo dorato, 
pietra dopo pietra
solo per vederti 
andar via, 
come erinni in foga 
sul phaeton della ritrosia
invitto nella remora 
dei tuoi gesti incongrui
tra il pietrisco 
dei tuoi scipiti errori! 
Esultando 
come una baiadera 
in avanspettacolo 
che precorre 
il lungometraggio 
del mio destino 
volto come un infinito
inno al cielo, 
leggiadra volteggerò! 
Al fine giuliva 
di respirare pace
che un dì passato
ho smarrito nell'incrociare
i miei batticuori nei tuoi, 
per farne brace 
al primo fatuo 
sonno d'amore 
senza risveglio 
per orgoglio, 
al primo bacio dell'alba 
che sfiora il cuor, 
ove ormai nello sfiorire 
delle ore nel disamore 
che gela ogni velleità 
mai intonate per un noi, 
si erge irto il distacco 
tra il bene e il passato 
che ha fossato 
e inabissato nella dispnea 
che finalmente 
porti via con te, 
lasciandomi fausta 
rediviva di affacciarmi 
da quel mastio 
in fiore colorato
ove in olezzi 
di nuovo amore 
in cui daccapo 
finalmente mi disseterò, 
per divergermi lesta
dal tuo ricordo lestofante! 
Rinascerò nell'idillio 
di una nuova stagione 
di me stessa 
nelle schiette braccia 
del fato amico 
a tinteggiare di cobalto
albe nuove prive 
di fumo da mal bruciato, 
a causa della tua 
mal deferenza,
io rinasceró 
come raggio di sole
in mezzo all'universo
a sfolgorante sul buio
di cui mi hai cinto
quando a metà vivevo,
io rinasceró e per te
rimorso sarò.
©Laura Lapietra

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