Poesia

Nei occhi de’ stranero

Me dole ‘l cor et lagrime
cadon da l’ occhi voti de’ sorriso,
arsi dal foco de la pira, col viso
perso nel nulla, ne l’ amor che freme.

Amore ch’ uscir vorrebbe, prigioniero
d’ un ira ch’ offende dignitate,
d’ un mostro sadico che pugna caritate.
Sorriso vorrei veder nei occhi de’ stranero.

Mani che giungon come blandizie
et forte presa che sigilla amicizia et pace,
et la ragion che ferma lo sterminio

di gente inerme scossa come foglie
nel vento di ciclone ch’ attizza brace
et rabbia che cresce ne lo strazio.