Mi sono perso dentro un incubo atroce
dove i sogni sono colorati di nero e morte,
dove il mare fa paura con le sue onde alte
che sfiorano le nuvole e oscurano la luce,
mosse dal vento di uragano
che non ha misericordia di chi osa sfidar
la sua furia irrefrenabile e selvaggia.
E allor mi sento piccolo uomo indifeso
di fronte agli eventi che mostrano la loro ferocia,
indifeso come una foglia scossa dal vento.
In lontananza spari di cannoni
si mischiano ai tuoni e ai fulmini
accendendo il cielo con fiamme spaventose
che sembrano uscir dal fuoco dell’ Averno
per ghermir spavalde le speranze di una vita,
i sogni e i desideri che diventano cartapesta,
lacrime di dolor che scuotono l’ anima.