Che mai s’ annida nel cor
or gelido come vento polare,
morte che vol sua sete placare?
Desiri vagano nel dolor.
Ardono nella foresta ‘n fiamme,
nelle città tra refoli di vento intrisi di fumo,
tra stridi di paura, di pazzia de l’ omo.
Vana speme di pover’ anime,
da l’ inganno offese, dal danno
causato a l’ amor a dignitate,
al lieto gioir de’ figli.
Ne l’ amaro assenzio d’ un triste anno
di una follia che può portare al niente,
ch’ avanza senza ascoltar consigli