Il Medioevo concepisce la scrittura come un pellegrinaggio dell’anima verso la Luce. Per quanto oscura sia la selva da cui si inizia, e per quanto labirintico sia l’itinerario, la scrittura è ascesa e ascesi al tempo stesso. Non siamo di fronte a una categoria teologica nel senso strettamente confessionale del termine, siamo di fronte a una categoria iniziatico-esistenziale.
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