Diario

la mistica di Meister Eckhart

“Non si deve cercare niente, né conoscenza né scienza, né interiorità né devozione né pace, ma soltanto la volontà di Dio”. Così scrive, in uno dei suoi più celebri Sermoni, Meister Eckhart. La ricerca interiore è la ricerca dell’Assoluto, di Colui che sta oltre ogni determinazione, ogni finitezza, ogni entità particolare. E’ la ricerca del ni-ente. Dio e Nulla coincidono in questo vertiginoso percorso che ci propone il Maestro renano. L’unica formula adeguata ad esprimere l’Assoluto è quindi: “volontà di Dio”. Ma anche in questo caso, non facciamo altro che balbettare e incespicare. Il Nome di Dio rimane custodito in un altrove inaccessibile alle gabbie categoriali del nostro linguaggio umano, troppo umano. Il Nome di Dio dimora in una luce inaccessibile, come scrive Paolo di Tarso. Forse si colloca sul limite asintotico che separa il balbettio claudicante del linguaggio umano dal Silenzio abissale dell’Infinito.