Diario

malinconia e tristezza: Cioran

“So perché sono triste, ma non saprei dire perché sono malinconico” (Emil Cioran). La tristezza è un vettore diretto su una causa esterna di cui ho piena coscienza in quanto realtà determinata. La tristezza è inquadrata in uno regione del mondo, non ha un humus totalizzante come quello della malinconia. Qui è il mondo stesso come tale a diventare una gabbia angusta. Non c’è nessun “fattore scatenante” a cui si possa attribuire la causa, magari occasionale, della malinconia. La tristezza deriva dalla consumazione veloce di qualcosa che nella vita ci abbandona lentamente, o all’improvviso. La malinconia è la consumazione della vita stessa, nel suo impercettibile dileguare verso la morte.