Ho aperto la porta dei sogni,
un albatro vola nel vento
verso la sua isola, tormento
nelle sue ali tra gridi di gabbiani.
Ferito non demorde,
esausto è ormai giunto
dove la sabbia è bianca e il mare assorto,
un refolo di vento sorride.
Un’ onda lo accoglie
adagiandosi su l’ arenile dolcemente
e come un eco giunge un’ altra onda.
E poi un’altra ancora, sceglie
la felicità di un attimo fuggente,
dona la carezza di un’ anima nuda.