Le strade già profumano di zucchero filato,
di arance e di canditi.
Lumeggiano le stelle
e l’agrifoglio,
la nebbia silenziosa avvolge i comignoli di vecchie case,
dove ancora arde la legna nelle stufe, e l’aria s’accende di ricordi.
Ho disegnato il mio alberello
sopra un foglio,
l’ho guardato,
spoglio…
L’ho colorato.
Verde intenso il mio alberello
di carta,
un piccolo abete solitario
nell’ispida bruma
di luci discoste,
su bianca distesa.
M’è tornato in mente che fra poco è Natale, ed il mio alberello,
al centro del foglio,
mi fissa.
Composto,
sul foglio liscio,
in assenza di tempo e lampi,
di torpidite zolle.
Thea Matera