Per le assolate praterie del cielo
sei giunto fino a me, aura vivente.
Ecco, smonti di sella
in questo mare verde a vista d’occhio,
e mi raggiungi ai piedi di una quercia.
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Tu parli, ma la tua
è una strana lingua
che comprendono i passeri,
che conoscono i lupi della steppa,
un esperanto che soltanto io,
io solo non comprendo,
ma nel cuore tu porti tanta pace,
tanta, tanta dolcezza…
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V. Elefante
Ore 14,48
Giovedì 21 ottobre 2021
Poesia