Poesia

LA CASA DELLA LUNA (Pale blue dot)

Lanceolate fiamme
s’avvitano
in giravolte d’impostura,
il soffio nella vela
va a tacersi nella filza di volàni.
Dindondeggia la finestra
scardinata,
cigola una vecchia insegna
di ottone secentesco.
* “Vivez, si m’en croyez,
n’attendez à demain:
Cueillez dès aujourd’hui
les roses de la vie”,
Svettano dalla mascherina muta
occhi aguzzi di corteccia,
lampi di squincio
a serbare sbinariate stelle,
il lucore diaccio di piombo fuso.

Travisai abissi
come il palco di chi fugge,
incielata forma di spelonca,
la gragnòla di selci.
Se tocchi la mezzombra
muta il disegno in miniatura,
e l’ottava si distende
come parvenza amorfa,
inviso frontespizio.
Ci muoviamo, senza storia,
nel disamore per l’intento,
come prodi senza gloria,
velaqueo disgelo
che vira controvento,
stracche sagome
in armature di stagnola.

Thea Matera

( *Cit. di Pierre de Ronsard)