La collaborazione tra Pauli e Jung è uno degli eventi più stupefacenti del secolo scorso. Da un lato, l'analisi scientifica delle particelle elementari, oggetto di studio della fisica quantistica di Pauli; dall’altro, l'analisi scientifica della psiche, oggetto della teoria di Jung. Due universi solo apparentemente separati, in realtà due facce di una stessa superficie traslucida dal confine mobile. Alchimia, teoria del simbolo, inconscio collettivo e sincronicità, diventano per Pauli il terreno fertile su cui maturare le intuizioni sulla natura profonda della materia e sul principio di esclusione, la teoria che gli valse il Nobel nel 1945.
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