Giorni tristi e privi di sole,
poveri d'essenze o profumi,
amati e sospesi
nel vuoto di vite desolate,
vissute nella finzione
d'esser miscugli di comprensione.
Son questi momenti già morti
di lacrime e d'angosce,
con la paura
a far vivere all'anima un'altra vita
senza donarle nuove emozioni,
a ingannarne la passione
e farne illudere il controllo
dentro la sua stessa ombra
bloccata dal tempo.
E dedicare quegli attimi
per prepararsi a morire
.
Cesare Moceo eterno ragazzo del 53
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Poesia