Diario

la phoné in Carmelo Bene

In Carmelo Bene la "phoné" è la potenza materica della voce. La voce, come tale, non viene considerata il supporto inerte di un significato che si colloca nella dimensione intellettuale. La voce è la fisicità della parola. E come tale è fatta di impulsi, di vibrazioni. Carmelo, sotto questo profilo, fa sua la lezione di Jacques Lacan: la "phoné" è voce senza soggetto, senza quel soggetto dell'enunciazione che nella fenomenologia di matrice cartesiana si presume "supposto sapere", senza quel soggetto dell'enunciato che si presuppone a monte di ogni struttura grammaticale. La phoné è sottrazione di senso e di soggettività. Anonimo brusio dell'essere, nella polifonia oscura della Notte.

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