La parola dei mistici è una sorta di esplorazione dell'incerta zona di confine che si libra tra l'insondabile profondità del Verbo e la labilità del linguaggio umano, confinato nelle sue anguste gabbie categoriali. E' un'esperienza del limite. Sotto questo profilo, la sezione conclusiva del "Tractatus" di Wittgenstein si inserisce a pieno titolo nella tradizione della grande letteratura mistica, dall'universo sufi alla Kabbalah, da Angela da Foligno a San Juan de la Cruz.
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