Poesia

Io,scemo di questa vita

Vorrei rimproverarmi d'essere stato tollerante, permissivo,incapace di vedere la deriva che s'isinuava nei miei giorni,nella fretta di donare al vivere la mia indulgenza e le mie bontà. Così,nei vuoti che ho lasciato per strada, si sono insinuati,con precisa puntualità,certi tarli che a loro piacere tormentano le piaghe impostemi dalla vita.E potrei anche non credere più in Dio e lasciare il mio cuore scarno di battiti,inerte,senza alcun perdono al mondo, qual fulcro su cui poggiare la liceità dell'oltraggio,del profano,della crudeltà, nellla malefica essenza del suo esistere.Ma tutto ciò non è nella mia natura.E allora credo che abbiate ragione a chiamarmi scemo.
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Cesare Moceo

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