Spiaggia
distesa
immensa
in un guardare che m'allunga la vita
dove ogni mattino mi specchio
nell'abbraccio ai gabbiani che cercano
E svolazzano e garriscono
con le loro prede nel becco
piccoli vermi
cosparsi d'interrotto futuro
avviati alla cieca
dove
non avrebbero mai voluto andare
È vivo di questo tempo
il mio tempo
che oramai mi dice
di rimaner precettore di me stesso
senza che alcuno
s'aspetti d'avermi a biasimare
o anche a deridermi
Invece son Io che aspetto
ancora qui
dentro al messaggio di questo mattino
nel mio sguardo
a sorridere con il cuore tronfio
avvolto in una sorta di desiderio di eguaglianza
di rispetto per "ogni altro"
che fa sentir l'anima
impregnata d'umanita'
e d'amorevole visione del mondo
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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