Poesia

Gabbiani nel vento

Camminano su l' arenile i gabbiani
in cerca di granchi e pesci
spiaggiati dalla mareggiata, disgustati
tra le macerie di castelli di sabbia

rottami di barche scheletri d' alberi
con sacchetti di plastica impigliati,
conchiglie morte e alghe marce e maleodoranti
nel completo abbandono della noncuranza umana

troppo occupata a riempire di supponenza
un se stesso sempre più distratto
dai problemi veri che deturpano la natura
e inquinano l' acqua e la stessa acqua che respiriamo.

Completo abbandono nella solitudine
di un mare che rimbrotta, rimbomba
sfogando la propria rabbia sugli scogli
con frangenti d' onda che s' elevano

verso un cielo sempre più grigio di morte
e pronto a riversar lacrime di dolore
in quella solitudine immensa che già piange
per la cattiveria e l' ignoranza riversate

nelle sue acque diventate discarica
a cielo aperto. Fuggono i gabbiani
nel gelido vento di maestro che avanza
imperturbabile, furibondo alimentando tempesta.

Le onde imponenti cancellano le loro orme
sulla battigia mangiandosi quasi tutta la spiaggia
sempre più preda di risacca e scoramento.

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