Poesia

Apologia di un poeta

Ruvidi raccolti

dediche

vissute senza entusiasmi

nel tremendìo affascinante
delle fantasie infiammate del vivere

immaginazioni di vita da cui fuggire

per perdersi in paure senza rumori
e tumulti colmi di timori

E vive di passioni

accampato nelle paludi dell'amore

a bonificare e coltivare dentro l'anima

campi incolti

disseminati di brandelli di menti
ricusate dalla vita

e cuori in perenne conflitto con Dio

E poi

poi se ne riconoscerà il talento

si osserverà che coglieva
germogli d'emozioni

estirpava radici del male

e piantumava semi di passione
come chi è rapito da celate virtù

che non hanno valore
agli occhi dei più

E lo sentivan parlare

e leggevan i suoi versi
che poco avean della realtà

E ora tutti a chiedersi il come è il perché

non si fossero accorti di quel candore
nel mondo dei dotti

Lui

che nel suo cuor

sperava che la risposta
fosse accolta dagli uomini di senno

e ricordarlo come un regalo del Cielo
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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