Ci scambiamo cenni di saluto
come normali viandanti
negli sguardi delicati
dei nostri volti malinconici
consapevoli e mortificati
nel passo di finte passeggiate senza ritorno
E in quella sofferenza
sopportiamo le altere arroganze
di giorni freddi e silenziosi
percorsi dai brividi delle grida
che c'echeggiano nella testa
dai fumi della morte
brezze violente a cernire i pensieri
nei nostri cuori impauriti
dai fremiti aridi di altri cuori
che sfamano i rancori
con l'ipocrisia di dar identico valore
tanto alla vittoria quanto alla sconfitta
E piangiamo apparenti speranze
d'attingere ai pozzi prosciugati della felicità
e ricevere la vita eterna nell'amara dolcezza
di cancellare le righe dei pigiami indossati
e così tramandare a Voi il bianco candore della nostra innocenza
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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