L'inno all'Uno-Tutto con cui Bruno conclude il capolavoro "De la causa, principio e uno" è un esempio di pensiero poetante in prosa. Identificata la totalità dell'essere con la corpulenza dell'universo fisico, Bruno si ricollega alla tradizione pitagorica e platonica in modo tale da conferire alla materia il ruolo di matrice universale delle forme. Nei confronti della materia, l'Intelletto cosmico non ha il ruolo di un demiurgo che lavora su un substrato inerte e passivo, in quanto l'Intelletto agisce all'interno della materia medesima. Ecco allora che il connubio tra intelletto e materia diventa la chiave di volta dell'intero sistema metafisico del Nolano.
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