Diario

Il coraggio delle scelte

Oggi vorrei ricordare la storia di SACCO e VANZETTI.
Vennero arrestati, processati e giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti,  negli anni venti, con l’accusa di omicidio  di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill».
Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all’epoca del loro processo, a nulla valse la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che aveva scagionato i due.
A cinquant’anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977, Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.
Spero che in Italia non avvenga mai una cosa simile. Il popolo si pone spesso come giudice al di sopra delle Istituzione e condanna tutti e tutto senza fare un analisi vera, e senza aspettare i tempi, seppur lunghi, della giustizia. Al tempo, in America, vi era bisogno di un colpevole, vero o no non importava. Andava convinto il popolo che “l’America” era dalla parte del popolo americano.
Per questo invito ad avere più coraggio! Coraggio nel fare scelte che servono alla nazione, nel fidarsi dell’istituzioni, della magistratura e si anche della politica (nonostante tutti i sui limiti).
Non si può solo dire, tutto fa schifo!
Non si può solo buttare fango!
Bisogna avere il coraggio a tutti  i livelli di prendere in mano i destini della nazione. Cambiando classe politica, credendo nelle istituzioni, credendo nella legge, credendo nel coraggio delle scelte.