Poesia

Rosà tulipano

14 novembre 2019

Sotto il vischio,
mi sono,
invischiato,
in un affare,
di palpiti,
e camelie,
chiuso,
con la
mia bocca
incastrata,
nelle carnose,
sue labbra.

Al dipartimento
regionale dei
sentimenti,
ho chiesto
un
appuntamento,
per invitarla,
in un locale,
dentro un
dipinto
di natura morta.

Insieme
alle nostre
papille
gustative,
assaporare,
arrosto,
patate al forno,
tra i gelsomini,
intessuti
nella sua seta,
che imbadiva
la tavola,
di buona creanza.

Ho scelto,
come tesoriere,
una scrivania,
olmo,
e il suo
cassetto.

Custodi,
accorti,
delle nostre
fedi,
in unione,
matrimoniale,
in mezzo a una,
coltivazione,
di viole,
del pensiero,
dentro un
affresco,
in qualche,
cattedrale
rococò,
attigua,
alla tua lapide,
di crisantemi,
adorna.

Dopo  averti,
strappato via,
dal nostro,
accordo,
rosa,
tulipano.

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