20 settembre 2019
Pensavo che eri qui,
vicino a me,
perché ho visto,
il tuo riflesso
sull'acqua cristallina,
del mare.
Mare,
increspato,
da un vento impetuoso,
mare,
sconfinato,
dove perdersi,
senza remore.
Ho visto,
il tuo riflesso,
il tuo riflesso,
è solo un immagine,
creata ad arte,
dalla mia mente,
imprigionata,
in una realtà distorta.
Per questo adesso,
riemergendo,
dalla finzione delirante,
alla cruda realtà,
non sento
il suono della tua voce.
La sua timbrica,
melodiosa e ipnotica,
la sua timbrica,
calda e avvolgente.
Non sento la sua musica,
la sua forma,
e il suo stile caratteristico,
non la sento,
orchestrare,
suoni nell'etere,
non la sento
riempire il silenzio.
Per questo,
adesso,
una lama gelida,
mi scuarcia le viscere,
per questo adesso comprendo
che tu non sei qui,
vicino a me,
eri, qui vicino a me,
eri, qui vicino a me,
ma, solo,
in una realtà distorta.