Anziano uomo, io, dal giovane cuore,
cammino in una selva di fragili fuscelli,
invecchia il mio corpo senza alcun rumore
come migratorio volo di uccelli.
Quantunque l’anima t’ignori oh tempo crudele, tu rubi speranza e giovinezza,
con l’inesorabile clessidra a te fedele distruggi i sogni e l’acerba bellezza.
Cammino, io, anziano tra gli uomini di questo tempo
e tenere creature che paiono invecchiare,
fragili fuscelli alla mercè d’implacabile vento che spinge, piega e spezza e nessuno può fermare.
Cammino, io, anziano uomo, tra inconsapevoli essenze,
giovani vecchi lontani dal futuro,
Passati cenni di recenti esistenze
che scrutano un cammino spesso duro.
Ma se volgessi il mio sguardo indietro,
tra anziani uomini dal cuore giovane e indurito vedrei me stesso, ramoscello d’albero,
in una selva di fragili fuscelli del passato…
Poesia