Poesia

Speranze (2017)

Vago

solo e incosciente

nel cuor delle mie notti

in estasi entro i miei abissi

a contemplar l’asprezza dei miei dubbi

Consulto invano il Cielo
per conoscere il mio futuro

e invano parlo alle stelle

per capire

se quando passerò lo Stige

in quel momento

la mia anima potrà esser salvata

e se basteranno i soffi della speranza
di lasciare di me il più bel ricordo

si da meritarmi nell’aldila’
il migliore approdo

E così trasformo
la mia solitudine in nostalgia
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
@ tutti i diritti riservati

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