Il sordido incespicare
delle voci notturne,
che affollano la memoria
come lame di luce.
Il fetido sipario del cielo,
invischiato di caos,
di stelle che esplodono
stentatamente,
a ridosso del mare.
Il candido ancheggiare della luna,
tra Astarte e Demetra,
divinità abbandonate
in mezzo alla boscaglia.
E tu,
che assapori
l'orrore di esistere.