Ti reggevi
te medesimo
per le tue ascelle,
gettando l'occhio
di qua e di là
andando in giro
guardando dappertutto,
a fissare nella mente
ogni cosa che potesse aiutarti
a ingannar la noia,
nelle tue spifferate
continue prediche
Tu,sempre a caccia
di desideri e speranze
che potessero darti le forze
per sopportar la vita
nella passione che ti assolva
per essa stessa
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù amico di Daniele Cerva
@ tutti i diritti riservati
Poesia