Sofferenza
che ti apparti a godere
dei frastuoni interiori
nel ritmo fluente
degli orrori incalzanti
pianto silente celato
dentro l'intrepido ghigno della paura
a cercare nella follia del non senso
emozioni e affetti
e accendere il Desiderio
tra angosce profonde e smanie di libertà
Tu
a chiedere aiuto alla fantasia
a prendere in prestito il vuoto che strugge
e scoprire in lacrime sempre presenti
illusorie speranze vestite d'arcobaleno
nel gioco infame di cacciatore e preda
che si inseguono
si cercano
e si ritrovano a festeggiare insieme
nel banchetto infame
delle rinnovate crudeltà
E scrivo non per diventar famoso
ma per trovar rifugio dalle mie pene
e confessare i miei sogni
nella sfida d'accettarmi così come sono
.
cesaremoceo
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