Scrivo nell'attesa,
matto e disperato
e con le dita fiaccate
dallo scorrer nell'inchiostro,
di guizzi di piacere
a rivelare la serietà
e i segreti dell'anima,
a mostrare al mondo la mia vita
piastricciata d'incanti e disincanti,
di meraviglie e malinconie.
E dono i miei silenzi
che conducono a follie celate
e rimbombano in pensieri d'orrore,
frantumando rabbie represse,
scottanti,
volute dai demoni dell'oscurità
che soffocano l'anima
infangata d'insoddisfazione
e desideri infranti,
con i profumi di questo Nulla
che invadono gli anfratti del cuore
nell'intento d'infettarne le pareti
di peccati e tramonti.
Ma felice ricordo diventa il presente
urlato nel vuoto dell'attesa.
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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Poesia