Mi ritraggo ora stanco
quasi fossi giunto alla fine della vita
dipinto d'innocenza
con l'orgoglio
finalmente sottomesso all'umiltà
e fiaccato dei miei peccati
E provo a liberarmi delle voci interiori
che hanno accompagnato il mio vivere
quelle che han condannato l'anima
a soffrire il suo desiderio d'amore
e la sua capacità d'amare
Sento tra i brividi
presenze di passato che m'invoglian
a chiudermi folle tra le parole
e in esse
sentirmi saggiamente libero nel mio vivere
Non faccio il poeta per mestiere
ma vedo spesso sola la mia anima
nella sua vocazione a venirmi incontro
a cercarmi e trovarmi
tra gl'impulsi trasgressivi
del mio estremismo mentale
E mi ritrovo a sognare
a consacrarmi nelle membra e nei pensieri
immobile nel mio far da bambino
ad ammirare i girasoli
e il loro inchinarsi alla vita
e…mi dono al mio andare…
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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Poesia