Come un ebete
con il mio Noël a tracolla
vado per le strade
in cerca del nulla
di quel non so che
per condividere la diversità
che mi isola dal mondo
Un vento caldo
spazza le foglie secche degli alberi
lungo i viali del mio Mareluna
s'alzano girano volteggiano
mentre ascolto
il frusciare abbacchiato dei rami
nella loro linfa in subbuglio
E così percosso
eterea figura
invisibile agli occhi dei più
cammino senza rumore
nei miei passi leggeri
immerso nell'evanescenza
di pensieri obsoleti
stretti a cappio
da vortici incalzanti
che stentano a diradarsi
caligine racchiusa
in lanterne dell'Essere
che si accendono e spengono
negli angusti e remoti
meandri dell'anima
luci e buio che si alternano
tra momenti di paure
e istanti di felicità
.
cesaremoceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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