In certi momenti
ho come la sensazione
che il cielo si abbassi
fino a schiacciarmi
che i palazzi
mi si stringano addosso
che le strade
spariscano sotto i miei piedi
E mi si disegnano nella mente
guizzi di serpenti
a viscidare tra le gambe
a impedirmi d'andare
le mie braccia penzoloni
inermi
senza più forza d'abbracciare
i miei occhi pieni di lacrime
che non sanno più piangere
o se sia giorno oppure notte
e anche la mia bocca
cucita
impedita nel desiderio di parlare
E mi vedo là
in sogni non più colorati
sballottato di qua e di là
tra le ante di mille finestre
con in mano
il vessillo che più ho amato e amo
a sventolarlo agli occhi del mondo
a sbandierare al vivere la mia dignità
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
@ tutti i diritti riservati