Qui m'estraneo dal mondo
in attimi in cui socchiudo gli occhi
con le ciglia a baciarsi delicate
Volgo miseri sguardi alla nuda terra
disteso all'ombra del profumato ulivo
le cui essenze mi fan risentire
le grida stridule della mia infanzia
ricordi d'onde giganti
che sfrecciano nell'anima
rosari spezzati
orde di tormenti intimi
a abbattersi con fragore nella mente
Taccio
mentre le tortorelle planano giù
davanti ai miei pensieri
con pietà mi guardano e riprendono il volo
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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