Poesia

E la vita cola via

Lampade di luce fioca sibilano
appese ai bisogni della coscienza

odori d'ansie

che attraversano il cuore
e le sue cicatrici

ancora sanguinanti nei fiotti
nei salti da rospi che le consumano

Trufoli di tormenti

pizzicanti come fossero
pungenti aghi

bizzarrie a intonare nenie di dolori

nel ritmo dei passi pesanti

intrecciati al respiro greve
di uomo stanco della vita

deluso d'aver toccato il fondo
del vuoto infinito

e teso a reagire con spietati
sensi d'umorismo

alla disperazione che m'avvolge

Così avvolto da sacre ansie
sento il bisogno del soprannaturale

per capire la mia interiorità
senza motivo di pentimento

nell'eccedenza dei miei valori

nella sua soddisfazione
per l'estetica del mio volere credere

E nel mio istinto di uomo soffrente

m'intendo subito con me stesso

risuscitando nel cuore e nell'anima
tutto il rispetto per la vita
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
poeta di Cefalù destrierodoc
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